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Il Decreto Cura Italia prevede la corresponsione di un bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting (per l’assistenza e la sorveglianza dei figli minori fino a 12 anni di eta’) da utilizzare in alternativa agli altri tipi di congedo introdotti.

E’ bene effettuare una distinzione in base al settore in cui il genitore svolge l’attività lavorativa.

 

  • GENITORI LAVORATORI NEL SETTORE PRIVATO

L’art. 23 del Decreto estende il sopracitato bonus ai genitori lavoratori dipendenti, iscritti alla gestione separata, autonomi iscritti all’INPS, alle Gestioni Speciali e iscritti alle Casse libero professionali nel limite massimo complessivo di 600 euro, da utilizzare per prestazioni occasionali effettuate nell’anno in corso. Il bonus viene erogato mediante il libretto famiglia. La prestazione viene anche riconosciuta ai lavoratori autonomi non iscritti all’INPS, subordinatamente alla comunicazione da parte delle rispettive casse previdenziali del numero dei beneficiari.

 

  • GENITORI LAVORATORI NEL SETTORE PUBBLICO

L’art. 25 applica il bonus per l’acquisto di servizi di baby-sitting innalzandolo nel limite massimo complessivo di 1000 euro ai lavoratori dipendenti del settore sanitario, pubblico e privato accreditato, appartenenti alla categoria dei medici, degli infermieri, dei tecnici di laboratorio biomedico, dei tecnici di radiologia medica e degli operatori sociosanitari, e anche al personale del comparto sicurezza, difesa e soccorso pubblico impiegato per le esigenze connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19.

 

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La Circolare INPS numero 44 del 24-03-2020 descrive le modalità con cui richiedere il bonus.

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